Le origini
Storicamente a Cernusco sul Naviglio la coltivazione e la lavorazione della seta hanno avuto un ruolo importante nell’economia cittadina, sia per l’attività di produzione che di smistamento dei bozzoli provenienti da tutta l’area della Martesana. Negli anni ’40 dell’800 arrivarono fino a tredici le filande presenti nel territorio comunale, e oltre 500 operai (soprattutto donne e minori) su una popolazione di 2.300 abitanti, trovavano impiego nella lavorazione della seta.
Tra gli stabilimenti emergeva per importanza quello Gavazzi, fondato già nella prima metà dell’800 da Pietro Gavazzi, un tempo ai limiti settentrionali del paese e oggi integrato nello splendido centro storico cittadino. La Filanda contava allora su oltre 130 bacinelle per la macerazione dei bozzoli, oltre a locali ed attrezzature per l’avvolgimento del filato per le lavorazioni successive. Il semilavorato veniva poi inviato alle imprese tessili dei centri maggiori di Monza e a Milano.
Con il diminuire del valore della produzione serica, già dai primi del ‘900 a Cernusco sul Naviglio come in tutto il Nord Italia, le filande vengono lentamente abbandonate o riconvertite. Nel 1940 la filanda Gavazzi è ancora attiva, l’unica in città, con oltre 300 dipendenti, ma dopo la guerra e un cambio di proprietà negli anni ’50 la Filanda Gavazzi chiude definitivamente nel 1987.
Da spazio produttivo a luogo di aggregazione sociale
Dopo un lungo declino, l’ex opificio ottocentesco nel 2017 è tornato agli antichi splendori con un progetto che lo ha portato ad ospitare servizi polifunzionali destinati ad ogni fascia d’età. Dopo un percorso, avviato nel 2010, di co-progettazione delle attività e delle funzioni da svolgere all’interno sella struttura al quale hanno partecipato 15 soggetti, tra associazioni e cooperative, distribuiti su tre tavoli tematici: minori e famiglie, anziani, servizi integrati. La Filanda, sul modello di altre realtà di riconversione e riqualificazione degli edifici industriali, oltre che di conservazione del patrimonio di archeologia industriale come nel caso del villaggio operaio di Crespi d’Adda, torna ad una nuova vita, non più di produzione manifatturiera ma come luogo di aggregazione trasversale alle fasce di età e a diverse associazioni.
1.460.000 euro stanziati per i lavori di riconversione, dei quali 185.000 provengono da un finanziamento del ministero dell’Interno, che ha riconosciuto le finalità del progetto elaborato da Villa Greppi “La nuova Filanda – intreccio di legami sociali”, come attuazione delle direttive delle Nazioni Unite per l’assistenza sociale. Nei locali interni hanno trovato così spazio tre diverse funzioni: un centro anziani di 360 mq per attività ricreative provvisto di palestra, spogliatoi e ascensori; un centro destinato a famiglie e bambini, di circa 730 mq, che può ospitare una ludoteca per bambini da 0 a 10 anni, con spazi suddivisi per fasce d’età; uno spazio da adibire a bar e ristorante, affacciato sul parco Trabattoni, con spazi fruibili sia all’interno che all’esterno.
Filanda luogo di salute: l’hub vaccinale
Da aprile 2021 la Filanda – i cui spazi sono vuoti a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, mutano nuovamente destinazione d’uso grazie alla collaborazione del Comune di Cernusco sul Naviglio, accogliendo le strutture di ATS Melegnano e Martesana che allestiscono un centro vaccinale sovracomunale per il Covid 19 prima e per i vaccini antinfluenzali dopo. La presenza della struttura nel cuore della città, insieme al costante contributo dei volontari delle associazioni locali e della Protezione Civile, contribuisce ad un tasso di vaccinati tra i più alti della Martesana, con più di 150mila somministrazioni totali di dosi vaccinali effettuate al centro vaccinale in Filanda. I disegni dei bambini realizzati in attesa di essere vaccinati, quando la Filanda termina il suo servizio, ricoprono quasi completamente gli spazi interni, con essi viene realizzata una piccola mostra nel marzo 2022 durante la prima Fiera di San Giuseppe dopo il lockdown.
La Filanda torna a vivere
Gli spazi della Filanda sono a disposizione per utilizzo temporaneo. Scopri come richiederlo sulla pagina dedicata alla richiesta spazi in Filanda.
Le informazioni storiche riportate su questa pagina sono tratte da “E lee la va in filanda: donne e bambine al lavoro nei setifici cernuschesi tra ‘800 e ‘900” – Serena Perego, Comune di Cernusco sul Naviglio, 2013 disponibile presso la biblioteca civica.