Villa Taverna

Mutua il nome da un’importante famiglia milanese che risedette a Ronco.

La costruzione era già presente nell’elenco delle “Casa di Nobili” di Cernusco redatto prima del 1685.

Sia il portone sia la torre d’accesso dall’aspetto neogotico sono di un certo interesse e permettono di accedere alla corte d’onore la cui conformazione a U è rimasta invariata.

Sulla sinistra, si può osservare l’elemento più rilevante del complesso, seppur pesantemente ristrutturato: un portico trabeato con delle colonne in granito. Da notare, in alto sulla destra, una decorazione di gusto neoclassico.

Poco oltre si apre il bel giardino dipinto da Ambrogio Fermini nel 1884.

La vicina corte si è costituita solo a partire dall’Ottocento.

Vicino all’entrata si può vedere una santela del XIX secolo (poi rifatta) raffigurante una Madonnina. La parte più interessante è comunque quella di fronte, con un fienile che si lega ad una costruzione che potrebbe far pensare alla casa del fattore.

In piazza Ronco è impossibile non notare un passaggio sospeso.

Proprio dove adesso si trova un edificio privato esisteva l’oratorio di San Rocco, a cui si accedeva anche tramite questo corridoio-ponte che permetteva ai proprietari di non scendere in strada per entrarvi ad assistere alle funzioni.

Fatto erigere una prima volta nel tardo Quattrocento dal conte Alberto Litta, rappresentante della nobile famiglia milanese a cui appartenevano i fondi agricoli circostanti, l’oratorio fu poi ricostruito nel 1567 dai fratelli Alberto e Camillo, come attestava una lapide posta sopra il portale.

Purtroppo, del ciclo di affreschi che decorava le pareti interne dell’oratorio rimangono solo delle descrizioni negli atti delle visite pastorali (in particolare quella del 1605), oltre alla pala d’altare posta nella vicina chiesa. Un’insensata operazione edilizia, negli anni Sessanta, l’ha incredibilmente demolito.


Testo tratto da: “Nel cuore di Cernusco sul Naviglio. Tre passeggiate nel centro storico” di Elisabetta Ferrario e Mauro Raimondi (Book Time – Libreria del Naviglio, 2016)