Villa Scotti

La mappa catastale di Carlo VI (1721) costituisce la prima attestazione dell’esistenza della residenza di Alessandro Castelsampietro, forse identificabile con la “Casa da Nobile” indicata come già realizzata nel 1685.

Alessandro Castelsampietro, nel 1742, vendette la proprietà a Carlo Giuseppe Balli che fece rammodernare l’edificio. Nel 1764 costui nominava suo erede universale il Pio Luogo di Loreto che ben presto si disfò delle proprietà di Cernusco cedendole ad Antonio Greppi. A lui consegnata il 14 settembre 1774, la “Casa da Nobile” rimase nel patrimonio familiare sino al 23 novembre 1836, quando venne acquistata da Giuseppe Scotti. Una planimetria commissionata nel 1844 all’architetto Giacomo Moraglia documenta l’originaria distribuzione interna ed il giardino perduto.

Alla morte di Scotti, l’edificio passò per lascito testamentario all’Ospedale Maggiore di Milano che, l’8 ottobre 1873, lo vendette al Comune di Cernusco per 35.000 lire. Nel 1976 l’Amministrazione municipale cedette il complesso all’Ospedale Uboldo di Cernusco: ora appartengono entrambi all’ASL di Melegnano.

Il complesso, che è stato snaturato da una pesante ristrutturazione eseguita negli anni ’80, si articola su una pianta ad U dove il corpo trasversale presenta caratteristiche signorili quali il portico, in tre arcate a tutto sesto sorrette da colonne in granito, che si apriva sul cortile d’onore. Uno scalone ottocentesco, in pietra con inserti in ferro battuto, porta al piano nobile. Il salone principale ed alcune sale laterali conservano soffitti a cassettoni con decorazioni a tempera del tipo a passasotto ascrivibili agli abbellimenti voluti dal Balli fra il 1742 e il 1759, mentre più tardi sono i modesti affreschi decorativi.

Un tempo, all’edificio si accedeva attraverso un portale seicentesco demolito nel 1927 insieme al muro di cinta per inserire il monumento. Durante la sua lunga storia ha anche ospitato gli studenti delle scuole elementari, la Casa del Fascio e, durante il secondo conflitto mondiale, gli sfollati (che in paese arrivarono addirittura a quota quattromila).


Testo tratto da: “Nel cuore di Cernusco sul Naviglio. Tre passeggiate nel centro storico” di Elisabetta Ferrario e Mauro Raimondi (Book Time – Libreria del Naviglio, 2016)