La villa, di proprietà dei Litta, fu poi venduta ai Melzi tra il primo e il secondo decennio del XVII secolo. I Litta erano presenti a Ronco almeno dal 1517 e, nonostante non siano stati trovati documenti, la costruzione dovrebbe essere stata eretta verso la metà del XVI secolo.
Nella corte d’onore si trova un portico attraverso cui si entrava nel salone di rappresentanza, decorato da una fascia che correva al di sotto dei cassettoni lignei. All’interno vi erano tre ambienti affrescati, e attualmente non è possibile accertare quanto rimanga di tali decori che facevano parte di un ciclo pittorico di metà Cinquecento, insolito in un ambiente rurale ma giustificato dall’importante committenza.
Delle targhe raffiguravano il Tempo, l’Autunno e l’Inverno, le divinità e le Muse, ed erano sostenute da coppie di figure muliebri coperte da panneggi. I diversi gruppi erano separati da stemmi araldici che si rifacevano ai legami matrimoniali della famiglia Litta, mentre in corrispondenza dei travoni erano poste delle Teste virili.
Come nella Villa Taverna, anche qui era presente un giardino all’italiana documentato a levante dalla mappa del catasto teresiano del 1721.
Testo tratto da: “Nel cuore di Cernusco sul Naviglio. Tre passeggiate nel centro storico” di Elisabetta Ferrario e Mauro Raimondi (Book Time – Libreria del Naviglio, 2016)