L’ Hyphantria cunea drury (Ifantria americana) è un lepidottero originario del Nord America dannoso per diverse specie di piante arboree ed arbustive ornamentali, da frutto e forestali. In Europa è stata segnalata per la prima volta negli anni ’40 del Novecento in Ungheria; in Italia è stata rinvenuta per la prima volta negli anni ‘80 in Emilia-Romagna e subito dopo in Lombardia. Attualmente H. cunea è ampiamente diffusa nel Nord e Centro Italia, in tutta l’area della pianura padana.
Le larve inizialmente misurano circa 2 mm e sono giallastre, per raggiungere i 30-35 mm a maturità diventando di colore bianco-grigiastro-verdastro; hanno forma allungata, cilindrica, sono dotate di capo nero e ornate di lunghi peli eretti bianchi e nerastri che, pur facendole somigliare alle larve della processionaria del pino, non sono urticanti ne pericolosi in alcun modo per l’uomo e per gli animali.
Le piante attaccate in Europa da H. cunea sono di oltre 200 specie diverse e tra quelle preferite rientrano i gelsi (Morus Alba e Morus Nigra) e l’acero americano (Acer Negundo).
L’adulto si sposta volando tra le numerose specie di piante a foglia larga delle quali si nutrono le sue larve; i danni associati alle infestazioni da questo lepidottero sono dovuti infatti allo stadio larvale dell’insetto che nutrendosi, appunto, delle foglie delle piante ospiti, le scheletrizza impedendo così alla pianta di procedere alla fotosintesi.
Gli adulti di Hyphantria cunea sono lunghi dagli 11 ai 15 mm circa, con un’apertura alare di circa 25-30 mm e il loro corpo è ricoperto da una peluria bianca; le ali possono essere completamente bianche o con numerose macchie nere di forma variabile.
Gli adulti di H. cunea possono essere confusi con quelli di altri lepidotteri defogliatori; tuttavia, le larve sono ben distinguibili in quanto la colorazione è peculiare
Hynphantria Cunea compie, nei nostri ambienti, due generazioni all’anno.
Gli adulti sfarfallano in primavera inoltrata, dalla fine di aprile a tutto maggio. Le femmine depongono le uova sulla pagina inferiore delle foglie delle piante. Le larve inizialmente sono gregarie e tessono tele setose con le quali raggruppano germogli e foglie a formare un nido, in seguito si disperdono sulle piante e defogliano voracemente le piante ospiti, nutrendosene, fino a completo sviluppo. Una volta raggiunta la maturità tra la fine di giugno e inizio luglio, si incrisalidano. Dopo 10-15 giorni circa emergono nuovi adulti che si accoppiano, depongono nuove uova e danno origine alla seconda generazione di larve, più dannosa della prima. Le nuove larve si nutrono fino alla fine di settembre circa, dopodiché cercano anfratti dove passare l’inverno come crisalidi.
I segni tipici di una pianta infestata da H. cunea sono i nidi sericei biancastri sulle chiome (possono essere individuati sulle foglie e sui rami) e la presenza di rami defogliati che, nel caso di infestazioni di notevole entità, possono interessare l’intera pianta ospite.
Cosa fa il Servizio Fitosanitario Regionale (ERSAF)
L’Ente regionale per le foreste (ERSAF) ha classificato H. cunea come organismo nocivo senza però aver emesso una regolamentazione normativa o linee guida specifiche per il contenimento.
Non è previsto nessun intervento specifico da parte del Servizio Fitosanitario Regionale.
Interventi consigliati
Per contenere massicce infestazioni di questo insetto è consigliabile intervenire con uno specifico trattamento di lotta biologica integrata a base di Bacillus Thuringiensis contro le larve di seconda generazione (indicativamente a fine luglio-inizio agosto) e di limitarsi all’asportazione meccanica dei nidi (mediante taglio dei rami e bruciatura immediata della risulta) nei confronti di quelle di prima generazione. Per eventuali interventi di contenimento, nel caso di infestazioni importanti, è disponibile sul sito internet di ERSAF un documento tecnico.
Si ricorda che per l’utilizzo di prodotti fitosanitari professionali è obbligatorio essere in possesso dell’abilitazione per l’acquisto e l’utilizzo degli stessi. In caso di trattamenti di tipo hobbistico è invece possibile impiegare prodotti fitosanitari che riportano in etichetta la specifica “ad uso non professionale” ma qualunque trattamento fitosanitario con prodotti di sintesi deve rispettare le vigenti normative europee in materia di protezione degli insetti pronubi.
Maggiori informazioni e segnalazioni
Per maggiori informazioni sulla diffusione di H. cunea visualizza la mappa dell’EPPO (European and Mediterranean Plant Protection Organization).
Se vuoi contattare il Servizio Fitosanitario della Regione Lombardia puoi farlo attraverso la tua posta elettronica:
per gli operatori professionali: servizio.fitosanitario@regione.lombardia.it
Casella di posta dedicata ai cittadini: infofito@regione.lombardia.it
Casella di posta certificata (PEC): fitosanitario@pec.regione.lombardia.it
Oppure scarica l’app FitoDetective per le segnalazioni.