Ascolta la storia di Lorenza
Ascolta a questo link il podcast con la storia di Lorenza realizzato dai ragazzi e dalle ragazze dell’ITSOS Marie Curie di Cernusco sul Naviglio.
Leggi la storia di Lorenza
Mi chiamo Lorenza, ho 48 anni e oggi voglio raccontarvi la mia storia. Qualche anno fa avevo un compagno, un collaboratore di giustizia e un muratore con il vizio del gioco d’azzardo. Non è mai stato un uomo molto affettuoso e qualche volta era anche violento, ma pensavo che quando ho scoperto di avere un tumore al seno sarebbe cambiato. Invece mi sbagliavo.
Ogni giorno, dalla sua bocca veniva fuori solo questa frase: “Muori, bastarda, neppure il cancro ti vuole”. Avevo due possibilità: continuare ad essere il suo bancomat e ad essere insultata oppure andarmene via di casa. Una mattina, mentre il mio compagno era al lavoro, decisi di prendere le mie cose e quelle di mio figlio e di andare a denunciarlo. Le cose non cambiarono molto, continuava a seguirmi in ogni singolo momento della giornata. Un giorno, mentre stavo accompagnando mio figlio a scuola iniziò ad urlare “giuro su Dio che ti ammazzo”. Alla fine il mio compagno ha patteggiato tredici mesi di reclusione, ma di questi mesi ha scontato solo un giorno perché dichiarato non idoneo alla carcerazione! Decisi di cambiare subito lavoro, amicizie e di trasferirmi davanti alla caserma dei carabinieri per sentirmi più al sicuro.
Ma a quanto pare nemmeno questo era sufficiente. Quando il mio ex compagno ha scoperto dove lavoro è venuto sotto il mio ufficio. Dovevo uscire da quel tunnel. Tornata a casa decisi di comprarmi subito un salvavita collegato al 112 e di andare a segnalare ai poliziotti l’accaduto. Ma la risposta che mi è stata data mi ha delusa.
“Le ha fatto qualcosa? Perché finché non fa niente non possiamo intervenire”.
Ancora oggi la mia storia non è finita, ma guardandomi indietro posso ritenermi soddisfatta e orgogliosa di aver trovato il coraggio di reagire.