Processionaria ed euprottide: chi sono e come difendersi

Processionaria ed Euprottide: chi sono e come difendersi
 
La Processionaria e l’Euprottide sono parassiti delle piante che, nello stadio larvale, possono causare all’uomo reazioni allergiche ed epidermiche, soprattutto in soggetti particolarmenti sensibili.
Esistono differenti specie di processionaria, ma quelle più diffuse in Italia sono la Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa)e la Processionaria della quercia (Thaumetopoea processionea).
La Processionaria del pino è un lepidottero defogliatore che infesta in particolar modo il pino nero e il pino silvetre, ma è possibile trovarne anche su larici e cedri. Pe quanto riguarda la lotta a questo insetto infestante il riferimento normativo è il Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2007 -“Disposizioni per la lotta obbligatoria contro la processionaria del pino (“Thaumetopoea pityocampa“), a cui riferirsi per le necessarie azioni di controllo.
La Processionaria della quercia (“Thaumetopoea processionea”) è una falena le cui larve si nutrono di foglie di quercia; i nidi si trovano di solito sul lato meridionale (il più soleggiato) dei tronchi e in zone in cui gli alberi sono particolarmente concentrati.
L’Euprottide, invece, è una farfalla ampiamente diffusa in Italia le cui larve, provviste di peli urticanti, si nutrono di varie latifoglie forestali ed ornamentali appartenenti ai generi Quercus, Ulmus, Carpinus, Tilia, Salix, Castanea, nonché di varie piante arbustive spontanee e di quasi tutti i più comuni fruttiferi.
 
Misure di prevenzione e contrasto
 
Vista la nota della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia prot. H1.2011.0012958 del 28/04/2011, avente per oggetto “lotta alla disinfestazione da processionaria (del pino e della quercia) e da euprottide”, si riportano di seguito le misure di prevenzione e contrasto delle infestazioni da processionaria ed euprottide.
Le tipologie di intervento sono differenti e la scelta del metodo deve basarsi sull’estensione della stessa e sul periodo stagionale in cui effettuarli.
• Distruzione meccanica dei nidi
La lotta ‘meccanica consiste nel togliere manualmente dalla pianta infestata i nidi di processionaria, consigliabile quando l’infestazione coinvolge poche piante in orti o giardini. Tale operazione viene svolta solitamente in inverno/primavera, prima che le larve siano uscite dal nido, con l’ausilio di scale e troncarami; durante il preleva mento dei nidi è necessario vestirsi in modo adeguato per evitare il contatto con i peli urticanti.
Tale metodo di intervento risulta conveniente se utilizzato su una superficie ristretta; in caso l’area di intervento sia più estesa, è indicata la lotta microbiologica.
I mesi più indicati per l’asportazione meccanica dei nidi sono Dicembre, Gennaio e Febbraio.
• Lotta microbiologica
La lotta microbiologica è attualmente il metodo di intervento più utilizzato e consiste nell’impiego dell’insetticida biologico Bacillus thuringiensis kurstaki (Btk).
Il Bacillus thuringiensis è un batterio che paralizza la larva di lepidottero danneggiandone i centri nervosi. Colpisce solo alcune specie di insetti, dunque non risulta pericoloso per la biodiversità della zona dove il trattamento viene effettuato. Non ha alcuna attività su altri organismi animali quindi non è tossico per l’uomo.
I prodotti in commercio vanno diluiti con acqua secondo le indicazioni e secondo lo stadio di accrescimento della larva. È preferibile eseguire il trattamento nelle ore serali in quanto l’insetticida è sensibile ai raggi ultravioletti e alle alte temperature.
L’attività insetticida si manifesta dopo 3 o 4 giorni dal trattamento e a causa della modesta persistenza può essere utile ripetere il trattamento dopo 10 o 12 giorni.
Tale tipo di intervento è praticato dalle locali imprese di disinfestazione attrezzate contro la processionaria.
I mesi più indicati per intervenire con trattamenti biologici sono Settembre e Ottobre e i mesi primaverili.
• Lotta chimica
Il metodo consiste nella diffusione di biocidi regolatori di crescita (IGR) che agiscono sul ciclo biologico causando disturbi nei processi fisiologici connessi alle
mute.
Il periodo più indicato per praticare questo intervento è quello primaverile.
 
Ulteriori informazioni (ciclo biologico, come difendersi ecc…) sono rintracciabili sul sito di Regione Lombardia al seguente indirizzo: www.sanita.regione.lombardia.it.
    mercoledì 17, Giugno 2020
  • Documenti
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Nota-ASL-Mi2-28-04-2011.pdf

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D.M.-30-10-2007.pdf

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