Metropolitana Linea Gobba-Gessate: solo maggiori disagi e costi piu’ pesanti
Metropolitana Linea Gobba-Gessate: solo maggiori disagi e costi piu’ pesanti
Data: 4 ottobre
Coinvolgere i Comuni nella progettazione di nuove soluzioni, che creino migliorie non solo per la città di Milano: questa è una delle richieste contenute nella lettera che il sindaco, Eugenio Comincini, e l’assessore ai Trasporti Ermanno Zacchetti, hanno inviato al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, e all’assessore alla Mobiità, Pierfrancesco Maran, dopo gli ultimi disagi subiti dai pendolari in occasione dello sciopero del trasporto pubblico dello scorso 2 ottobre, che ha coinvolto anche migliaia di cernuschesi che quotidianamente usufruiscono della metropolitana per raggiungere i luoghi di lavoro o di studio. Una situazione sempre più pesante, aggravata dai continui aumenti degli abbonamenti e del biglietto singolo, dalle vetture obsolete e della carenza di corse durante le ore di stanca.
“Dopo la positiva esperienza della DomenicAspasso dello scorso 16 Settembre che ha visto il Comune di Cernusco sul Naviglio al Vostro fianco per la promozione di una cultura di mobilità sostenibile – così esordiscono Comincini e Zacchetti – l’occasione per tornare a parlare di sinergia tra la linea metropolitana urbana e quella extraurbana ci è ora invece offerta dalla grave situazione che si è verificata ieri, 2 ottobre 2012, non solo in seguito allo sciopero che ha inevitabilmente provocato enormi disagi alla circolazione, ma soprattutto a causa della mancanza di un piano integrato di gestione della rete metropolitana che coinvolga anche la periferia sia dal punto di vista della sicurezza che della viabilità. Non vogliamo entrare nel merito di come è stata gestita l’emergenza, ma vogliamo sottolineare che molti cittadini che si sono trovati coinvolti in questa esperienza negativa erano pendolari, costretti ad essere considerati, dai vertici dell’Azienda Trasporti Milanesi, passeggeri di serie B.
Non si può continuare a ignorare – lamentano il sindaco Comincini e l’assessore ai Trasporti Zacchetti – che una percentuale sempre più crescente di chi utilizza i mezzi pubblici non abita a Milano, ma si reca ogni giorno dalla periferia alla città usando la metropolitana come mezzo di trasporto. E tuttavia l’hinterland è la zona che subisce i disagi maggiori, non solo perché economicamente sopporta i costi più pesanti (è recente l’ulteriore rialzo di altri 5 centesimi sul prezzo del biglietto), ma soprattutto perché riceve un servizio non adeguato a quanto esborsato. Ci riferiamo in particolar modo alla linea verde nella tratta Gobba – Gessate, dove le carrozze sono spesso vecchie, senza aria condizionata e i tempi d’attesa si dilatano nelle ore di stanca, oltre al fatto che i Comuni interessati dal passaggio della linea non vengono coinvolti né dal Comune né dall’Azienda Trasporti Milanesi quando si tratta di progettare nuove soluzioni o fare delle migliorie che sono sempre e solo focalizzate sulla città di Milano. Basti qui ricordare l’annoso problema della riqualificazione di quasi tutte le stazioni della tratta Gobba – Gessate, con la pesante situazione dell’accessibilità alle banchine della metropolitana che ancora oggi sono sprovviste di ascensori o scale mobili.
In questo periodo – concludono gli amministratori cernuschesi – si sta avviando l’importante percorso che porterà Milano e la sua provincia a diventare Città Metropolitana e riteniamo quindi che non si possa più continuare a non considerare l’hinterland nella gestione della viabilità metropolitana, anche in considerazione dell’ormai imminente appuntamento di EXPO 2015.”
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