Road to Cernusco 2025

Tre eventi per avvicinarci al 2025, anno in cui la nostra città sarà Capitale Europea dello Sport Inclusivo e del Volontariato.
ROAD TO C2025

12 novembre, ore 18:00, Sala Consiliare | Women’s sports, beyond football

Talk su sport, empowerment femminile, inclusione e gender equality con Federica Pecis, Monica Boggioni, Regina Baresi e Nausicaa dell’Orto

Oltrepassare le forme tradizionali di narrazione dello sport femminile tra scrittura, comunicazione ed esperienza in campo.

I concetti di inclusività e female empowerment sono temi attualissimi e fondamentali, ma cosa significa fare esperienza e vivere lo sport in maniera veramente equa e contemporanea, oltrepassando la sola centralità del calcio?

Lo scopriremo in questo panel ospitato presso la Sala Consiliare “Angelo Spinelli” del Comune di Cernusco Sul Naviglio attraverso le esperienze e le storie di Regina Baresi, Monica Boggioni e Nausicaa Dell’Orto; a moderare l’incontro ci sarà Federica Pecis di We Are Female Athletes.

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21 novembre, ore 9:00, CinemaTeatro Agorà| The Beautiful Game

Cineforum rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado 

Il manager Mal accompagna la squadra di calcio inglese dei senzatetto alla Homeless World Cup a Roma. Per l’occasione, decide di correre un rischio e ingaggiare Vinny, l’attaccante talentuoso ma tormentato che prima di entrare a far parte del team deve fare i conti con il proprio passato.

29 novembre, ore 21:00, Casa delle Arti | Alfonsina Corridora

Spettacolo di teatro e di musica, di immagini e di emozioni

La storia di Alfonsina Morini in Strada, la prima donna che ha partecipato al Giro d’Italia, è una storia di riscatto e di passione: nel Regno d’Italia di inizio ‘900 Alfonsina apre la strada alle donne nello sport più epico ed eroico di tutti i tempi conquistando, tappa dopo tappa, la sua libertà e l’affetto popolare.

Lo spettacolo unisce teatro e musica, immagini ed emozioni e ci riporta al 1924, anno dell’impresa di Alfonsina, in un’epoca in cui il ciclismo era uno sport prettamente maschile e le donne che lo praticavano, oltre a essere davvero poche, erano spesso oggetto di discriminazione, scherno, derisione e aspra critica sociale.

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