Cernusco sul Naviglio nel direttivo del Coordinamento “La pace in Comune”

Il Comune di Cernusco sul Naviglio è stato nominato nel direttivo del Coordinamento “La pace in Comune”, rete di comuni e associazioni del milanese fondata da ACLI per mettere la pace al centro delle priorità delle Amministrazioni comunali.

Nei giorni scorsi sono stati nominati i nuovi membri del direttivo, con alla guida il Sindaco di Rho Andrea Orlandi. In rappresentanza del Comune di Cernusco sul Naviglio, è stata nominata l’Assessore alla Cooperazione Internazionale Debora Comito a cui è stato assegnato come compito lo Sviluppo Associativo.

Gli altri membri del direttivo sono: Lucia Albrizio assessore a Bollate, Paolo Bianchi assessore a Rho, Lucia Mantegazza, Sindaco di Gessate, Andrea Orlandi Sindaco di Rho, Matteo Zappa assessore ad Arluno, Silvio Ziliotto referente Acli Milanesi e della segreteria del Coordinamento.

Commenta l’Assessore Debora Comito: «È importante parlare di pace in questo momento storico dove le guerre e i conflitti iniziano ed essere una ‘consueta quotidianità’. Il lavoro del Coordinamento sarà uno strumento di sensibilizzazione sulla tematica della pace con la finalità di costruire, in un’ottica di rete, una cultura più consapevole e giusta nella salvaguardia dei diritti umani».

Al Coordinamento PIC aderiscono 26 Comuni: Agrate Brianza, Arluno, Bellusco, Bollate, Bresso, Canegrate, Caponago, Carugate, Cassina De’ Pecchi, Cavenago, Cernusco S/N, Cormano, Cusano Milanino, Lacchiarella, Locate di Triulzi, Melzo, Milano, Novate M.se, Ossona, Pero, Pioltello, Pregnana Milanese, Rho, Vanzago, Vimodrone, Unione Basiano e Masate.

Quattro le Associazioni promotrici: ACLI Milano, ANPI Sesto San Giovanni, ARCI Milano, Legambiente Lombardia.

Il Coordinamento ha lo scopo di promuovere la pace attraverso iniziative sul territorio e si attiverà per coinvolgere altri enti locali. Obiettivo è costruire reti e collaborare in diversi ambiti, unendo le forze di Amministrazioni di diverso colore. Il Coordinamento opera in linea con l’articolo 11 della Costituzione che ricorda come l’Italia “ripudi la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.