Takashaia Japonica “Cocciniglia Cotonosa”

Cosa vedo sull’albero

La Takahashia japonica è una cocciniglia di origine asiatica, originaria del Giappone e diffusa anche in Cina, Corea del Sud e India. La presenza in Europa è stata segnalata solo da alcuni anni a partire dalla provincia di Milano, ma è presente anche nelle vicine province di Varese e Monza Brianza.

È facilmente riconoscibile durante la fine del periodo riproduttivo grazie ai caratteristici ovisacchi bianchi dall’aspetto cotonoso, tubolari, formanti anelli lunghi da 4 a 5 cm di colore bianco. Dalle prime osservazioni condotte in Lombardia l’insetto si riproduce una sola volta all’anno in primavera, verso fine aprile inizio maggio. Ma i problemi maggiori sono causati dagli insetti in giovane età che si posizionano sulla parte inferiore delle foglie provocando, nei casi di infestazione più grave, danni a gemme e germogli.

La diffusione naturale è facilitata in caso di alberature di una stessa specie disposte in filari lungo la strada e quindi questa cocciniglia si riscontra per lo più su alberi ornamentali decidui come aceri, carpini, gelsi, bagolari, liquidambar. Non risultano al momento conseguenze per animali ed esseri umani.

Cosa è possibile fare

La presenza così recente sul territorio lombardo e la scarsa conoscenza dell’insetto complicano la possibilità di intervenire adeguatamente. Il Servizio Fitosanitario Regionale sta monitorando il comportamento di questo insetto di nuova introduzione per verificarne i danni e fornire indicazioni sugli interventi possibili. Maggiori informazioni sulla pagina del Servizio Fitosanitario Regionale.

Il controllo di Takahashia japonica risulta inoltre problematico per le restrizioni all’uso dei prodotti fitosanitari in ambito urbano e di tutela delle api e degli insetti pronubi, essendo la primavera periodo di fioritura e fruttificazione. Questi insetti infatti producono una melata zuccherina che attira le api, e una sua contaminazione potrebbe essere altamente nociva per gli insetti impollinatori.

Cosa fa il Comune

Al momento l’ufficio Verde e Giardini sta seguendo la situazione, anche raccogliendo le segnalazioni che arrivano tramite l’URP e ha comunicato la presenza dell’infestazione ad ERSAF – ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, ed è attualmente in fase di sorveglianza e monitoraggio. Qualunque trattamento antiparassitario ad ora non può essere eseguito, essendo periodo di fioritura e fruttificazione. Le eventuali ipotesi di intervento meccanico e/o chimico potranno essere valutate solo a seguito di specifiche indicazioni da parte di Regione Lombardia ed in tempi compatibili con la salvaguardia degli insetti pronubi, che non sono state ancora definite.

In base all’entità dei danni si valuterà la rimozione meccanica con eventuali trattamenti invernali o potature mirate all’eliminazione dei rami maggiormente dissecati o infestati.

Cosa puoi fare tu

Le segnalazioni sono importanti, ma ricordati di verificare che qualcuno non lo abbia già fatto. Consulta l’elenco delle zone dove la presenza dell’insetto è già stata confermata e altrimenti invia una mail all’URP all’indirizzo urp@comune.cernuscosulnaviglio.mi.it indicando l’indirizzo esatto e allegando se possibile un’immagine della pianta interessata.

Avvistamenti a Cernusco sul Naviglio

Al maggio 2023 l’insetto è stato già avvistato nelle seguenti aree pubbliche:
  • posteggio di via Verdi/Fiume
  • piazza Gavazzi
  • area cani Padre Kolbe
  • via Pio X
  • via Fontanile
  • ingresso del parco di Ronco, da via Adda
  • via Pietro da Cernusco
  • piazza Unità d’Italia