Tredici appartamenti Erp e Aler, un unico obiettivo: realizzare un progetto di housing sociale diffuso per rispondere ai bisogni delle fasce più fragili

Cernusco sul Naviglio, 19 febbraio 2021 – Una rete diffusa sul territorio di appartamenti di proprietà comunale e di proprietà Aler, collocati in diversi quartieri della città, che possano rispondere ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione, attraverso specifiche progettazioni, e strutturare un lavoro di valorizzazione dei quartieri in cui sono inseriti con lo sviluppo di reti solidaristiche.

Su proposta dell’assessore ai Servizi Sociali Daniele Restelli e dell’assessore alle Pari opportunità Luciana Gomez, oggi la giunta ha approvato l’atto di indirizzo che da mandato al Settore Servizi Sociali di portare avanti un innovativo progetto di housing sociale diffuso sul territorio. Per realizzarlo, sono già a disposizione 13 appartamenti, 12 di proprietà comunale  (4 estrapolati dall’ Erp lo scorso marzo, 2 di recente acquisizione al patrimonio), e uno di proprietà di Aler messi a disposizione del progetto, oltre a due spazi per progetti di comunità.

Al momento sette dei 13 appartamenti sono liberi ed entro l’estate saranno assegnati in base ai progetti che toccheranno diversi settori di intervento: dal sostegno a donne sole con figli o che sono state in case rifugio a causa di violenze subite ai padri separati, da ragazze e ragazzi diversamente abili pronti per percorsi di autonomia passando poi per coppie in temporanea difficoltà.

“Negli ultimi anni, e in quello appena concluso in particolare, abbiamo registrato una sempre maggiore richiesta di abitazioni temporanea da parte di diverse tipologie di cittadini – sottolinea il vice Sindaco e assessore alle Politiche Sociali Daniele Restelli -. Questo ha comportato la conseguente necessità di reperire ed aumentare l’offerta di posti di accoglienza, caratterizzati dalla contestuale presenza di un servizio di accompagnamento all’autonomia. Per quanto riguarda il social housing, che nella nostra città ha un esempio ormai da anni consolidato e che registra ottimi risultati quale è il Condominio Solidale, in cui sono inseriti 3 degli appartamenti oggetto della delibera, è necessario ridisegnare nuove progettualità ancorate al contesto sociale in evoluzione e definire strategie di lungo periodo su eventuali risposte innovative e sperimentali che saremo in grado di immaginare sui territori. E’ con questo obiettivo che abbiamo pensato di mettere in rete tutte le risorse abitative a nostra disposizione, fare accordi con Aler per acquisirne altre e dare mandato agli uffici di ripensare in modo più strutturato e territoriale a questo tipo di domanda abbracciando più settori di intervento”.

Quattro gli ambiti in cui si svilupperà il progetto: disabilità, giovani, padri separati  interventi di supporto rivolti a donne sole con bambini o che hanno subito violenze.

“Questi ultimi due ambiti sono frutto di un confronto tra il settore Servizi Sociali e quello delle Pari Opportunità – sottolinea l’assessore Luciana Gomez -. Nel tempo, grazie al lavoro portato avanti in collaborazione con la rete sovra distrettuale antiviolenza V.I.O.L.A, abbiamo individuato una serie di bisogni che emergono nel momento in cui le donne accolte in case rifugio a causa di violenze e maltrattamenti, finiscono il loro percorso. Quello che vogliamo quindi realizzare nell’ambito di questo progetto, è un ulteriore accompagnamento verso l’autonomia, la stima in sé stesse, il reinserimento in un contesto sociale che possa aiutarle a riprendere in mano la loro vita. Lo stesso vale per i padri separati che per un periodo temporaneo non solo hanno bisogno di un luogo dove stare, ma anche un supporto di altro tipo a seconda delle esigenze. Sempre con i Servizi Sociali stiamo poi immaginando arredi e allestimenti di questi appartamenti che siano essi stessi strumenti di ‘benessere’: luoghi accoglienti e che trasmettano quella sensazione di ‘casa’ che spesso in questi casi influiscono positivamente sulla parte psicologica di chi ha subito violenze o sta affrontando separazioni e abbandoni”.

“Innovazione non significa solo tecnologia ma anche pensare e organizzare nuove risposte ai differenti bisogni che la pandemia ha ancor più contribuito a far emergere – sottolinea il Sindaco Ermanno Zacchetti -. Ripensare il nostro modo di essere comunità in un tempo di incertezza come quello che stiamo vivendo sta abbracciando ogni aspetto della nostra città: è quello su cui come Amministrazione stiamo lavorando al fianco della gestione dell’emergenza ed è significativo che ancora una volta Cernusco sul Naviglio riesca a porla in essere con soluzioni concrete, organiche e soprattutto attente alle persone”.