In Biblioteca due incontri sulla “Scrittura al femminile”

In Biblioteca due incontri sulla “Scrittura al femminile”
Data: 13 novembre
Al centro degli appuntamenti la figura di Lalla Romano, giornalista e scrittrice
Vincitrice del Premio Strega nel 1969 con “Le parole tra noi leggere”, scrittrice infaticabile e giornalista per numerose testate tra cui “Il Giorno” e “Il Corriere delle Sera”. Questa è stata Lalla Romano che, a ormai più di dieci anni dalla scomparsa, sarà al centro di due incontri che si terranno in Biblioteca il 15 (“Vita di Lalla Romano raccontata da lei stessa”) ed il 22 novembre (“Scrittura al femminile: Lalla Romano e Emily Dickinson”) nell’ambito della rassegna di “Scrittura al femminile”. A curare i due appuntamenti sarà il fotografo e giornalista Antonio Ria: compagno di vita e di lavoro di Lalla Romano nei suoi ultimi anni di vita.
“Aprire una rassegna dedicata alla scrittura al femminile richiama l’esigenza di evidenziare il valore di tante donne scrittrici che purtroppo non sono state valorizzate”, ha dichiarato l’Assessore alle Culture Rita Zecchini. “Se penso al ricco patrimonio di esperienze letterarie, in particolare tra ‘800 e ‘900, che sono state ignorate nelle antologie – eppure le autrici hanno scritto poesie e storie con risvolti psicologici e sociali di estremo interesse – noto che ha prevalso il pregiudizio sessista. Con questa iniziativa – ha proseguito – vogliamo ribadire l’assoluta importanza di un’inversione di tendenza che intenda la parità di genere non come semplice quota di rappresentanza ma come evidenza del valore della differenza. Per concludere vorrei citare le parole di una grande scrittrice, Virginia Woolf: ‘la narrativa al femminile è così rara, prima del secolo scorso, perché le donne hanno avuto la funzione di specchi dal potere magico e delizioso di riflettere la figura dell’uomo ingrandita sino a due volte le sue dimensioni normali’ ”.
Lalla Romano è nata in una famiglia di antiche origini piemontesi ed il suo primo amore è stata la pittura cui si è dedicata sin dall’adolescenza. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale prende parte alla Resistenza e nel 1941, dopo essere stata incoraggiata da Eugenio Montale, pubblica una raccolta di poesie. Si rivela al grande pubblico con il romanzo “Le parole tra noi leggere” con cui vince il Premio Strega nel 1969. Negli anni successivi da’ alle stampe il romanzo dal titolo “Inseparabile” il cui linguaggio incisivo ed efficace entusiasma anche Pier Paolo Pasolini.
Il percorso di Lalla Romano è di particolare interesse perché attraversa tutto il secolo, e incrocia pittura, poesia e scrittura d’invenzione. “Nel suo lungo operare – ha scritto lo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero – ha esplorato le possibilità della Poesia con uno scrupolo di ricerca e una tensione espressiva che ne fanno uno scrittore profondamente, intimamente etico. Dove l’eticità non sta nel messaggio edificante o moraleggiante, ma nel severo esercizio artigianale della scrittura, del gesto pittorico”. Figura tra le più significative della cultura italiana del Novecento, non soltanto letterario, Lalla Romano è stata infatti pittrice, poetessa, narratrice, traduttrice, saggista. La sua narrativa ha più del memoriale e del saggio che del romanzo: è una poesia in prosa, asciutta ed essenziale. Attraverso le sue stesse parole, il reading, curato e presentato da Antonio Ria, racconta le sue radici familiari, l’educazione sentimentale, la formazione nel fervido mondo intellettuale della Torino tra le due guerre (Felice Casorati, Lionello Venturi, Antonicelli, Pavese…). Tra pittura, poesia e prosa, viene presentata la sua lunga e felice stagione creativa. Scrittrice infaticabile, contemporaneamente alle pubblicazioni dei libri, ha svolto anche un’intensa attività giornalistica in diversi quotidiani tra cui il Giorno e il Corriere della sera. L’ultima sua opera è stata “Diario ultimo”, il libro pubblicato postumo e curato da Antonio Ria proprio nel 2006: anno del centenario dalla nascita della scrittrice.