Caso coniugi Rotta, le precisazioni di Villa Greppi

Caso coniugi Rotta, le precisazioni di Villa Greppi
Data: 11 giugno
Per il Comune di Cernusco l’abitazione che gli è stata assegnata è idonea ad ospitarli. Non appena il Tribunale dovesse riaffidargli i figli Aler provvederà a trovarne una più grande.
Dopo gli articoli apparsi negli ultimi giorni sulla stampa locale, in merito alla vicenda dei coniugi Rotta che lamentano la mancanza di un idoneo alloggio e a cui, diversi anni fa, su decisione del Tribunale, era stato tolto l’affidamento dei figli, Villa Greppi intende precisare quanto segue:
1. Il motivo dell’allontanamento dei figli non è dovuto, così come indicato nei giornali, alla dimensione della casa: tale affermazione è totalmente arbitraria in quanto il decreto del Tribunale ha sancito che siano ben altri i motivi dell’allontanamento ma che, per evidenti motivi di privacy, il Comune di Cernusco sul Naviglio non può rivelare;
2. I due signori sono adulti e in grado di lavorare. Nonostante ciò, da anni, ricevono dal Comune un sussidio (il minimo indispensabile) che non sarà certo incrementato per non incentivare una situazione di assistenzialismo cronico.
3. La casa a disposizione dei due coniugi – messa a disposizione da Aler – è sita a Melzo ed è adeguata per due persone: non potrebbe essere adeguata per sei persone perché, in questo momento, il nucleo familiare è composto da due persone. Qualora il Tribunale decidesse che i due genitori possono riavere l’affidamento dei figli Aler provvederebbe subito ad individuare una casa idonea. Si ribadisce che non è la dimensione della casa che impedisce al Tribunale di tornare sulla decisione di allontanamento dei figli. Nonostante la casa sia a loro disposizione da mesi, i due signori continuano, per loro scelta, a non abitarci: un motivo che, di per sé, sarebbe sufficiente a far loro decadere dal diritto di usufruire di una casa comunale. Aler e il Comune di Cernusco sul Naviglio, fino ad oggi, hanno soprasseduto ma non sono disposti a continuare a sopportare questa situazione vista la grande emergenza abitativa di case che sarebbe più giusto affidare ad altre famiglie che vivono situazioni di sfratto.

Quanto sopra esplicitato è stato già ribadito più volte ai vari avvocati cui i signori si sono rivolti (ma che poi, puntualmente, hanno abbandonato il caso) ed anche al “Comitato 9 Dicembre”, l’ultimo interlocutore che si è preso a cuore la situazione dei sig.ri Rotta. Purtroppo i signori sembrano non volersi rendere conto di come stanno realmente le cose e continuano a fare pressioni indebite sul Comune.