Cernusco ricorda Jannacci
Cernusco ricorda Jannacci
Data: 26 giugno
Il 4 luglio il concerto “Roba minima s’intend!”
La Milano raccontata da Enzo Jannacci nelle sue canzoni tornerà a vivere la prossima settimana con il concerto-spettacolo che l’Assessorato alle Culture ha organizzato per le 21.15 in piazza Unità d’Italia. Sul palco Stefano Orlandi, accompagnato da Massimo Betti (chitarra), Sara Calvanelli (fisarmonica) e Stefano Fascioli (contrabbasso), si cimenterà nei brani più rappresentativi in cui Jannacci cantava di mille personaggi stravaganti e surreali: i “pali” dell’Ortica, quello che andava a Rogoredo a “cercare i sò danée”, le balere di periferia dove c’era sempre chi “per un basin” avrebbe dato la vita intera. Ma Jannacci cantò anche del boom economico con le sue contraddizioni, di “Vincenzina” che voleva bene alla fabbrica, di chi “prendeva il treno per non essere da meno”, di chi davanti a un documento di residenza “gli viene in mente tutta l’infanzia” o di chi inseguiva una storia d’amore, “roba minima, s’intend” (che dà il titolo al concerto-spettacolo), o infine di chi nonostante tutto rideva, e rideva di gusto perché “sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re, al ricco e al cardinale”, come scriveva Jannacci.
Proprio come un clown, il cantautore milanese ha avuto la capacità di stupire, di creare atmosfere poetiche, di inventare incantesimi, di far ridere e piangere allo stesso tempo. Le canzoni comiche e malinconiche di Jannacci saranno accompagnate sul palco anche dai testi di Beppe Viola, Franco Loi, Giovanni Testori e Walter Valdi.
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