Sara’ intolata a Felice Frigerio la sala conferenze della ex Filanda
Sara’ intolata a Felice Frigerio la sala conferenze della ex Filanda
Data: 7 marzo
Pittore, amministratore pubblico e partigiano, Frigerio fu Comandante della 26° Brigata del Popolo e protagonista della liberazione di Cernusco.
Cernusco non dimentica i suoi figli. Sabato 16 marzo alle ore 16, nel bel mezzo delle iniziative in programma per la Fiera di San Giuseppe, il Comune di Cernusco intitolerà la Sala Conferenze dell’ex Filanda a Felice Frigerio, l’artista cernuschese scomparso il 15 gennaio del 2000 all’età di 79 anni.
A presenziare alla cerimonia il Sindaco Eugenio Comincini, e l’intera Giunta.
“Sono lieto di poter intitolare una nuova importante struttura pubblica alla memoria di Felice Frigerio – dichiara il sindaco Eugenio Comincini. – Un esempio di impegno civile e di passione per il bello: l’attenzione per il bene comune e l’amore per l’arte sono due dimensioni che ogni cittadino dovrebbe coltivare, perché ci aiutano a vivere maggiormente in armonia con gli altri. Un insegnamento importante di cui Felice Frigerio è stato maestro e che oggi, con questa intitolazione – ci ripropone quale elemento di riflessione in questi tempi non facili.”
Felice Frigerio nacque a Cernusco il 14 novembre del 1920. Primo di sette figli, fu partigiano, Comandante della 26° Brigata del Popolo e protagonista della liberazione di Cernusco, trattando direttamente la resa dei tedeschi e dei fascisti asserragliati a Palazzo Tizzoni, in piazza Matteotti. Frigerio sin da ragazzo si impegnò nello sviluppo dell’attività teatrale in città e, per via delle sua passione per la montagna, fu tra i primi ad iscriversi, era il 1942, al Centro Alpinistico Italiano nella sezione di Milano. Fu Consigliere Comunale per più legislature, assessore ai Lavori Pubblici dal 1964 al 1970 e quindi ancora Consigliere Comunale dal 1970 al 1980. Allievo alla Scuola Superiore d’Arte Sacra “Beato Angelico” di Milano ed innamorato della pittura, Frigerio ha lasciato tracce riscontrabili nei numerosi quadri dipinti ad olio su tela che ripropongono scorci, alcuni dei quali ormai scomparsi, di Cernusco tanto da meritarsi l’appellativo di “Pittore della vecchia Cernusco”. La sua fama è legata anche ai numerosi affreschi di immagini sacre eseguiti con lo stile della “Beato Angelico” ancora visibili su alcuni muri della città. L’amore e la passione per le arti figurative gli consentirono, infine, di realizzare apparati scenici per spettacoli teatrali ed allestimenti per fiere e ridare nuova vita e splendore ad alcune sale di Villa Alari e Villa Uboldo. Anche il portale bronzeo del Santuario di Santa Maria ha preso forma dalla plastilina da lui modella per gli stampi in fusione: la porta in bronzo rimane una delle ultime e significative opere dell’artista.
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