Sulla Madonna in via Pietro da Cernusco le precisazioni dei restauratori

Sulla Madonna in via Pietro da Cernusco le precisazioni dei restauratori
Data: 1 marzo
Arrivano le precisazioni dei restauratori in merito alla nota critica, riportata da alcuni media cittadini, relativa all�edicola votiva collocata nell�ingresso dell�immobile storico di via Pietro da Cernusco, recentemente ristrutturato dall�Amministrazione Comunale di Cernusco sul Naviglio. A svelare le reali condizioni del dipinto e i dettagli del restauro è la relazione consegnata in Comune dai tecnici che hanno lavorato al recupero.
�Si è potuto verificare già ad un primo esame il cattivo stato di conservazione del dipinto,� si legge nella relazione � �realizzato con pittura a calce a secco e appesantito da interventi di restauro pittorici eseguiti con colori acrilici soprattutto nella zona a destra della Madonna�.
�Erano inoltre visibili zone lacunose della superficie pittorica in corrispondenza del Bambin Gesù e di parte del manto della Madonna e un pesante strato di sporco�.
Gli interventi di rifacimento del dipinto, che si sono susseguiti negli anni, hanno coperto e alterato il tono cromatico originale; l’incuria del tempo ha infine aggiunto una patina biancastra, causata da efflorescenze saline, su varie zone tra cui l’area sulla spalla e sotto i capelli, provocando l�illusione che la Madonna fosse stata originariamente dipinta con i capelli lunghi.
�Non si tratta di un affresco�, precisano i restauratori � �e per questo è più facilmente alterabile nel tempo, soprattutto nella composizione esterna�.
Le operazioni di restauro hanno proceduto con una preliminare velinatura, cui sono seguiti lo stacco del dipinto dal muro (e non lo strappo, per non danneggiare l’opera, non trattandosi di affresco) e la rimozione dei colori acrilici sovrapposti. Successivamente il disegno è stato restaurato recuperando le parti originali e restaurando con colori simili le parti mancanti.
A confermare la modesta qualità del dipinto e la conseguente difficoltà del restauro c�è anche una lettera della Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Milano, datata maggio 2010, in risposta all�obbligatoria richiesta di autorizzazione al restauro da parte dell�Ufficio Tecnico comunale.
Nella missiva, a firma della Soprintendente Sandrina Bandiera e della funzionaria Simonetta Coppa, si fa presente che �vista la modesta tecnica esecutiva, l�avanzato degrado, le estese perdite di pellicola pittorica del dipinto murale, di valore pressochì esclusivamente devozionale, il restauro non potrà che sortire esito limitato e si suggerisce pertanto vivamente di restringere l�intervento alle operazioni strettamente conservative�.
Operazioni svolte dai restauratori incaricati dal Comune di Cernusco sul Naviglio, che ha ritenuto doveroso recuperare la piccola edicola, quindi, non tanto per il suo valore artistico quanto per quello legato alla tradizione dei devoti cernuschesi, restituendo al dipinto l�originaria freschezza.
Infine la nuova collocazione: dopo la rimozione del dipinto e il successivo restauro i tecnici comunali hanno ritenuto più opportuno ricollocare l�opera nell�ingresso dell�immobile di via Pietro da Cernusco, invece che nell�originaria posizione in cortile, per due motivi: proteggerla in modo più efficace dalle intemperie (dato che risultava così rovinato) e renderla immediatamente visibile a tutti i passanti.