Un Ducato per la comunita’ “dove la fraternita’ e’ legge”

Un Ducato per la comunita’ “dove la fraternita’ e’ legge”
Data: 31 agosto
La Giunta Comunale nella seduta del 27 luglio scorso anziché rottamare il vecchio Ducato utilizzato per anni nel trasporto dei disabili lo ha donato a Nomadelfia di Grosseto ed è stato consegnato prima di ferragosto. Il veicolo in questione era ormai vetusto, inidoneo allo svolgimento dei servizi e non aveva alcun valore di mercato, ma questa comunità era disposta a riattarlo per le proprie attività sociali.
“Sono molto – contenta – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali Rita Zecchini – perché questa donazione, seppur simbolica, riconosce l’importanza di una realtà come quella di Nomadelfia che rappresenta un esempio molto positivo di una comunità che vive in modo solidale e cooperativo in cui i valori della fratellanza e dell’uguaglianza sono prioritari. Questa Associazione – conclude Rita Zecchini – è un modello per la nostra società spesso disumanizzata e interessata principalmente al profitto”.
L’Associazione Nomadelfia (dal greco nomos=legge e adelpho’s=fratello) si definisce come “una proposta”, un modello di vita alternativo rispetto a quello proposto abitualmente dalle società occidentali. I suoi componenti, tutti cattolici praticanti, adottano uno stile di vita ispirato agli Atti degli Apostoli. Non esiste proprietà privata, le famiglie sono disponibili ad accogliere ragazzi in affido, si lavora solo all’interno della comunità, e nessuno è retribuito, molti lavori sgradevoli vengono svolti a turno da tutti i componenti. I nuclei familiari sono costituiti in unità più grandi (3-5 famiglie) che condividono assieme vari momenti della giornata (come i pasti). La scuola per i ragazzi è anch’essa gestita dalla comunità e i ragazzi si presentano poi agli esami come privatisti, le responsabilità educative sono assunte “in toto” da tutti gli adulti, in una specie di “famiglia allargata”.
Nomadelfia è un’Associazione la cui storia inizia nel 1931 quando Don Zeno Saltini accoglie i primi bambini abbandonati, ma la data di fondazione ufficiale risale al 1962 quando papa Giovanni XXIII istituisce la nuova parrocchia di Nomadelfia, nominandone parroco don Zeno. Oggi è formata da circa 300 persone e una cinquantina di famiglie. Nel 1989 anche Paolo Giovanni II ha visitato e benedetto la comunità.
Documenti associati
I ringraziamenti di Nomadelfia