Case comunali: graduatorie trasparenti, senza preferenze per i morosi
Case comunali: graduatorie trasparenti, senza preferenze per i morosi
Data: 28 gennaio
L’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini, risponde alle critiche mosse, attraverso la stampa locale, ai criteri di assegnazione delle case comunali. Secondo quanto diffuso in settimana, nelle graduatorie sarebbero presenti inquilini morosi ai quali sarebbero assegnati gli alloggi con precedenza rispetto alle altre persone in graduatoria.
“Queste osservazioni mi danno occasione per chiarire come vengono formate le graduatorie e come si svolgono i controlli del Comune, forse poco noti ai cittadini”, spiega l’Assessore, aggiungendo che “da parte del Comune vi è comunque la massima trasparenza e rispetto delle regole nell’esame dei requisiti d’accesso, nella formazione delle graduatorie, all’atto dell’assegnazione e nella verifica della permanenza dei requisiti degli assegnatari”.
Per iscriversi nelle graduatorie è necessario non superare una fascia economica calcolata secondo le regole fissate dalla Regione, essere residenti o svolgere attività lavorativa da almeno5 anni in Regione Lombardia e non essere proprietaridi un altro alloggio adatto alle esigenze del nucleo familiare sul territorio nazionale.
Irequisiti di accessosono controllati all’atto della presentazione della domanda, all’attodell’assegnazione e almenoogni 2 anni, così come previsto dalla normativa regionale.
Altro aspetto da chiarire, secondo l’Assessore, è quello relativo al punteggio assegnato alle situazioni di sfratto per morosità: “Questo punteggio si attribuisce solo se il canone che la famiglia o la persona richiedente dovrebbe pagare supera il limite del cosiddetto “canone sopportabile”, limite definito in base al reddito da parametri fissati dalla Regione.”
In particolare, alla situazione di sfratto permorosità viene riconosciuto un punteggio aggiuntivodal Comune solo se l’affitto da pagare è superiore di oltre il 5% e da almeno tre anni al canone sopportabile calcolato secondo i parametri della Regione.“Lo sfratto per morosità che non rientri in questa casistica non dà diritto a punteggi aggiuntivi,” conclude Zecchini – “Ecco perché non è vero quanto ho letto, circa il fatto che le case comunali sono assegnate ai morosi.”
La situazione delle famiglie cernuschesi in difficoltà con il pagamento dell’affitto è comunque sotto costante monitoraggio dell’Assessorato alle Politiche Sociali: “I casi di famiglie con sfratto esecutivo stanno aumentando in modo preoccupante”, dice l’Assessore. A confermarlo ci sono i dati sul terzo e più recente bando per il sostegno alle famiglie colpite dalla crisi, per cui 50.000 euro di contributi sono stati assegnati per il 90% al mantenimento dell’abitazione principale e al supporto del minimo vitale.
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