Orti sociali: polemiche evitabili con il dialogo ma restano usi poco corretti dell’area
Orti sociali: polemiche evitabili con il dialogo ma restano usi poco corretti dell’area
Data: 12 novembre
La polemica sollevata sulla stampa locale da parte di alcuni assegnatari degli orti sociali ha trovato una risposta, nel corso della scorsa settimana, da parte dell’Amministrazione Comunale, che però ha evidenziato alcune osservazioni sia sull’uso che di tali aree dovrebbe essere fatto che sui tempi di assegnazione.
In una dettagliata relazione inviata su richiesta del Sindaco, Eugenio Comincini, l’Ufficio Tecnico ha fatto sapere innanzitutto di avere incontrato più volte alcuni rappresentanti del gruppo degli assegnatari e di aver chiesto un elenco scritto degli interventi che a giudizio degli “ortisti” fossero necessari. Elenco che non è mai stato recapitato a Villa Greppi.
Ad alcune di queste segnalazioni sono seguiti gli interventi del Comune: sostituite le porte danneggiate e risolto il malfunzionamento dei bagni per le persone con disabilità. Cernusco Verde, inoltre, ha regolarmente informato gli assegnatari sulle modalità del ritiro dei rifiuti e sulla fornitura del bidoni aggiuntivi.
Una precisazione è invece arrivata sull’uso dei punti idrici, che distano al massimo 11 metri dalle piazzole coltivabili (e non 40 metri, come riferito dal rappresentante degli ortisti) e devono servire per l’allacciamento dell’irrigazione e non, come invece evidenziato dai tecnici di Villa Greppi, per lavare attrezzi e scarpe da lavoro. La ghiaia sistemata nei punti idrici serve proprio a migliorare il drenaggio delle piccole quantità di acqua che dovrebbero cadere con il corretto utilizzo dei punti idrici stessi. La pavimentazione in autobloccanti è invece stata realizzata solo per le aree assegnate alle persone con disabilità, con l’intento di agevolare eventuali difficoltà di movimento.
I teli antigrandine spioventi, infine, non sono previsti in nessuna realizzazione di orti classificati come “sociali” e dunque senza finalità di produzione intensiva. A Cernusco è stata predisposta una protezione con paletti di 2 metri. I tecnici verificheranno comunque la robustezza dell’ancoraggio di tali paletti.
Altra questione è poi quella relativa alle polemiche sulle assegnazioni: “Si sono svolte regolarmente con tutti i passaggi previsti dall’iter burocratico,” – dice l’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini – “compreso il periodo, previsto dopo la pubblicazione della graduatoria, per eventuali ricorsi”.
Terminato l’iter il 10 novembre, le chiavi ai nuovi assegnatari saranno consegnate dal 24 novembre.
“Sono molto stupita dai toni della polemica”, aggiunge l’Assessore – “abbiamo fatto numerosi incontri con gli “ortisti” e cercato di trovare soluzione a tutti i problemi. Vorrei che si considerassero gli aspetti positivi che molti ci riconoscono, come l’incremento dei lotti a disposizione, i posti riservati alle persone con disabilità e alle associazioni, la riqualificazione di tutta l’area. Forse chi polemizza non ricorda com’era l’area prima della riqualificazione. Tengo inoltre a precisare che l’area è pubblica e come tale deve essere preservata secondo regole precise.”
L’Assessore si riferisce a comportamenti inadeguati da parte di alcuni utenti riscontrati in una comunicazione pervenuta all’Amministrazione comunale da parte dell’operatore che ha eseguito i lavori: è stato segnalato che alcuni fruitori degli orti salgono frequentemente con le auto sul percorso pedonale, danneggiandolo e ciò è stato confermato anche dai tecnici comunali.
“La struttura è completamente riqualificata” – è il commento conclusivo del Sindaco – “e abbiamo messo tutto il nostro impegno verso una gestione condivisa perché ci è parso il modo migliore per rispondere alle esigenze di quanti ci chiedevano di intervenire in questo ambito. Resta comunque un certo rammarico per il fatto che, a fronte di questo impegno e alla richiesta da parte dei nostri tecnici di un banale “elenco della spesa” su piccole cose, ci siamo trovati a dover rispondere a un attacco a mezzo stampa. Peraltro chi ha alzato la voce non risulta indenne da critiche per le modalità d’uso di quell’area pubblica. Con un dialogo pacato questo si sarebbe potuto certamente evitare.”
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