Fondo anticrisi: contributi assegnati a 41 richiedenti

Fondo anticrisi: contributi assegnati a 41 richiedenti
Data: 15 luglio
L’Assessorato alle Politiche Sociali ha pubblicato i dati sulle richieste di contributo del fondo comunale di sostegno alle famiglie colpite dalla crisi economica, stanziato in ragione di 40.000 euro per l’anno 2010.
Il primo e più importante numero riguarda le domande pervenute al Comune, che sono 51, senza sostanziali variazioni rispetto alle 49 pervenute in occasione del primo stanziamento, nel 2009. “A dimostrazione di quanto da tempo andiamo osservando”, commenta l’Assessore Rita Zecchini – “la crisi sta ancora producendo i suoi effetti peggiori proprio sull’occupazione che, nonostante i primi timidi segnali di ripresa della produzione, non mostra miglioramenti.”
Sono 41 le domande accolte e finanziate; 7 sono state escluse per mancanza di requisiti e 3 sono invece quelle ammesse ma non finanziate.
Fra le domande accolte, 33 provengono da lavoratori in stato di disoccupazione (27 sono operai), mentre 7 domande riguardano dipendenti in cassa integrazione. Da registrare anche 7 domande presentate da imprenditori o professionisti che hanno dovuto chiudere l’attività.
Come per il 2009, la principale motivazione della richiesta di contributo riguarda il pagamento di affitti e mutui: 26 richiedenti sui 41 finanziati. La maggioranza dei richiedenti dichiara un contratto di affitto utilizzerà il contributo per il pagamento dell’affitto; solo 8 su 41 richiedenti dichiarano di essere proprietari dell’alloggio in cui vivono. Più di metà del fondo, 25.850 euro, andrà a sostenere queste spese, mentre un contributo per le rate di prestiti al consumo è stato chiesto da 14 persone, per un totale di 6.500 euro.
Il finanziamento medio per famiglia è di 975 euro, compresi fra un minimo di 300 e un massimo di 2.000 euro.
“Queste sono misure di emergenza che servono a dare un sollievo temporaneo,” aggiunge Zecchini – “ma è necessario passare a una fase due nelle politiche di intervento e sostegno, mettendo al centro la necessità di misure strutturali, come il controllo degli affitti e dei tassi di interesse.”
Queste proposte sono già state oggetto di discussione nell’ambito del Distretto Sociale di cui Cernusco è Comune capofila, istituito nel mese di maggio insieme a tutti gli attori economici e sociali del territorio: Comuni, sindacati, Caritas e Assolombarda.
“Dal primo incontro a oggi abbiamo elaborato linee di intervento comuni e un piano operativo che sarà firmato da tutte le parti sociali entro il mese di settembre”, annuncia Zecchini.
Innanzitutto si provvederà al monitoraggio della situazione delle crisi aziendali, “e poi vogliamo agire come una cabina di regia sui tavoli di Regione e Provincia dove porteremo il nostro contributo in termini di proposte per prevenire gli effetti della crisi e per facilitare soluzioni alle crisi in atto o che si produrranno.”
Una delle azioni del tavolo istituzionale riguarda anche la formazione, che l’Assessore Zecchini considera fattore-chiave per il ricollocamento al lavoro. Su questo aspetto è particolarmente significativa la presenza dell’Agenzia di Formazione provinciale AFOL.