Fare rete contro la crisi con politiche attive per il lavoro
Fare rete contro la crisi con politiche attive per il lavoro
Data: 27 maggio
Un tavolo permanente per monitorare gli effetti della crisi economica e adottare eventuali azioni comuni e condivise tra istituzioni locali e parti sociali. Questo è l’impegno preso alla conclusione della riunione che, il 10 maggio scorso, ha visto attorno allo stesso tavolo alcuni dei Comuni del Distretto 4 Asl (Bussero, Carugate, Cernusco e Pessano con Bornago), i sindacati CGIL e CISL, le Associazioni ACLI e Caritas e l’Agenzia provinciale per la Formazione AFOL. All’incontro sono intervenuti anche due rappresentanti di Assolombarda, fra cui Lorenzo Vimercati, Presidente del Consiglio di Zona Est. Il tavolo è stato convocato dall’Assemblea del Distretto 4, presieduta dall’Assessore cernuschese alle Politiche Sociali, Rita Zecchini.
Apertura affidata a Mario Palermo, Direttore dell’Agenzia provinciale per la formazione e orientamento al lavoro (AFOL), che ha fornito un aggiornamento dei dati su disoccupazione e nuove assunzioni nei 32 comuni dell’Est Milano e della Martesana che fanno capo al Centro per l’impiego di Melzo.
Alla fine del 2009 poco meno di 6.000 persone hanno dichiarato la propria “immediata disponibilità” al Centro di Melzo. Fra essi 941 sono di Pioltello, 449 di Melzo e 355 di Cassano D’Adda. In questa poco confortante classifica Cernusco è al sesto posto, con 340 persone che di fatto hanno dichiarato di avere perso il lavoro.
La Provincia di Milano nel suo complesso offre dati ancora meno confortanti: avviamenti al lavoro in calo del 10% nel primo trimestre 2010 con un -19,6% nel tempo indeterminato e un -58,5% nel lavoro cosiddetto “somministrato”. Se è vero che l’ISTAT segnala a febbraio 2010 il primo saldo attivo della produzione da 2 anni a questa parte (+2,7%), è altrettanto evidente che la ripresa è lenta e molto faticosa, soprattutto sul piano dell’occupazione.
“Per questo dobbiamo andare oltre le misure emergenziali e adottare invece provvedimenti più strutturali,” ha commentato l’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini. Molti Comuni, come Cernusco, hanno stanziato contributi a favore delle famiglie colpite dalla crisi, ma ora, secondo Zecchini, “è necessario adottare misure che coinvolgano le politiche per il lavoro e che sciolgano altri nodi importanti come il caro-affitti o le agevolazioni sui mutui”.
Le politiche attive per il lavoro, dunque, sono il motivo della convocazione estesa anche alle imprese, che sul territorio sono spesso di piccole dimensioni (10-15 dipendenti) e i cui titolari, benché rivolti allo sviluppo e all’innovazione, spesso faticano a reggere la competizione con altri Paesi. “Assolombarda si è mossa in modo tempestivo verso le imprese”, ha detto Vimercati – “e ha intanto avviato progetti di formazione insieme agli istituti tecnici, allo scopo di ridare smalto a figure professionali che hanno perso importanza e che invece sono richieste dall’industria manifatturiera di qualità”.
Tutti d’accordo gli assessori e i consiglieri comunali presenti sulla necessità di rendere più stretti i rapporti fra Comuni, imprese e sindacati, mettendo al centro azioni legate sia alla formazione che alla promozione del territorio, in modo da renderlo appetibile a nuovi investitori, come ha sostenuto l’Assessore cernuschese allo sviluppo, Paolo Della Cagnoletta: serve un impegno comune e “di rete”, fra istituzioni e parti sociali, ciascuno per il proprio ruolo.
Nuovo appuntamento entro un mese per ragionare sui temi emersi in questo incontro e per arrivare a sottoscrivere un protocollo d’intesa che definisca gli obiettivi di un tavolo permanente.
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