Pasti a domicilio: un nuovo servizio per i cittadini

Pasti a domicilio: un nuovo servizio per i cittadini
Data: 6 novembre
Il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il regolamento che istituisce il servizio di preparazione e distribuzione dei pasti a domicilio.
Il servizio è destinato a persone di qualsiasi età non autosufficienti, parzialmente autosufficienti, o anche in stato di temporanea non autosufficienza, e agli anziani con più di 75 anni.
È diventato effettivo dopo la sperimentazione iniziata nell’ambito del Contratto di Quartiere II nel mese dicembre del 2007; “sperimentazione che ha dato ottimi risultati e che ha permesso di elaborare un regolamento partendo dall’esperienza sul campo”, ha spiegato l’Assessore alle Politiche Sociali, Rita Zecchini.
Il servizio si farà carico di preparare e consegnare a domicilio il pasto del mezzogiorno con un menu articolato e variato a seconda della stagione. “Vogliamo così dare un sostegno al cittadino in stato di fragilità al fine di garantirgli una maggiore autonomia nella propria abitazione e nel proprio ambiente familiare”, ha spiegato l’Assessore – “e di prevenire possibili situazioni di bisogno evitando, per quanto possibile, il ricorso al ricovero in istituto.”
La compartecipazione al costo del servizio da parte degli utenti sarà quantificata in relazione alla loro capacità economica, utilizzando un criterio proporzionale, che permette una maggiore attenzione ad ogni singolo caso definendo una quota personalizzata, secondo un principio di equità.
Il servizio sarà costantemente monitorato. “Innanzitutto sarà valutata la sua efficacia”, ha detto Zecchini – “e poi si potrà procedere alla rilevazione di nuovi bisogni, che ci permette da un lato di prevenire situazioni di deperimento psicofisico e dall’altro di pensare a eventuali ampliamenti del servizio stesso”.
Sotto questo punto di vista diventa molto importante il ruolo degli assistenti socio assistenziali (Asa) che provvedono alla consegna dei pasti. Ha spiegato Zecchini: “Si tratta di personale qualificato che entra in contatto diretto con la persona e, oltre a offrire un’occasione di dialogo, rappresenta per noi una sorta di sentinella che può cogliere segnali di peggioramento delle condizioni”.
Quanto alla diversificazione del servizio l’Assessore ha già un’idea: “In convenzione con il terzo settore si potrebbero creare luoghi di ritrovo, per il momento del pranzo, per gli anziani autosufficienti così come già abbiamo fatto la scorsa estate con l’iniziativa ‘Sole sì, soli no’, presso la sede degli Amici del Tempo Libero”.