Per i 60 anni della Costituzione una mostra e uno spettacolo a teatro
Per i 60 anni della Costituzione una mostra e uno spettacolo a teatro
Data: 19 maggio
CERNUSCO SUL NAVIGLIO, 19 maggio 2008 – Il Comune di Cernusco celebra i sessant’anni della Costituzione con due eventi, in programma per il 26 e il 27 maggio.
Il 26 si apre, nel ridotto della sala consiliare, in Villa Greppi, la mostra “Dallo Statuto Albertino alla Costituzione”, una collezione di documenti storico-postali dal 1848 al 1948, proposta dal Circolo Numismatico Filatelico della Martesana. L’esposizione chiuderà il 30 maggio.
Il 27 maggio invece la Costituzione sarà in scena al teatro Agorà, alle ore 21, con una lettura teatrale a cura della Compagnia Itineraria. Lo spettacolo sarà replicato per le scuole secondarie di secondo grado.
“Le iniziative sono già cominciate da qualche mese” spiega Maurizio Magistrelli, assessore all’educazione; “abbiamo ospitato le classi terze medie in visita a Villa Greppi, dove hanno trovato dei ciceroni d’eccezione negli assessori comunali, che hanno spiegato loro come funzionano e cosa fanno le istituzioni locali e quali sono i compiti degli uffici comunali”.
Questa e le iniziative del 26 e del 27 maggio rappresentano l’attuazione delle indicazioni fornite da una commissione, formata da rappresentanti della politica locale, della scuola e delle associazioni, costituita allo scopo. Spiega Mariani: “Nel seguire le indicazioni e le sollecitazioni del Presidente della Repubblica agli enti locali, ci è sembrato opportuno che le iniziative legate alla Costituzione fossero espressione condivisa e partecipata della politica e della società civile di Cernusco.”
“Lo spirito di condivisione che ha unito gli stessi estensori della Costituzione, 60 anni orsono, dovrebbe essere preso a modello anche per la situazione odierna”, è il commento del sindaco, Eugenio Comincini.
“Quando le ideologie e le contrapposizioni di partito lasciano il passo alla voglia di collaborare verso un obiettivo di validità riconosciuta e condivisa, questo Paese è in grado di lavorare con serietà e spirito vincente. La mia speranza è che così avvenga per le riforme dell’architettura istituzionale di cui l’Italia ha ormai un irrinunciabile bisogno.”
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