Il sindaco ricorda la figura di Aldo Moro

Il sindaco ricorda la figura di Aldo Moro
Data: 14 marzo
Domenica 16 marzo ricorre il 30simo anniversario del rapimento di Aldo Moro, Costituente, Presidente del Consiglio e, all’epoca dei fatti, Presidente della Democrazia Cristiana.
Il Sindaco, Eugenio Comincini, vuole ricordare la sua figura; una rievocazione che ha il significato di “portare alla memoria di tutti uno dei capitoli più bui della storia italiana e tornare su un progetto politico in parte incompiuto.”
“Moro è stato un uomo di grande mediazione e di questo oggi l’Italia avrebbe ancora bisogno,” dice Comincini. “La sua ricerca del dialogo e del consenso attraverso il ragionamento politico, al fine di tentare di attuare la ‘democrazia incompiuta’ italiana, restano una straordinaria testimonianza di impegno civile e politico. Il suo progetto, quello di consentire anche al nostro Paese una dialettica politica ‘normale’, nella quale non si scontrano posizioni inconciliabili, ma si confrontano proposte differenti, oggi è una realtà.”
“Tempi nuovi si annunciano ed avanzano in fretta come non mai. (…) La sensazione che storture, ingiustizie, zone d’ombra, condizioni d’insufficiente dignità e d’insufficiente potere non siano oltre tollerabili, l’ampliarsi del quadro delle attese e delle speranze all’intera umanità, la visione del diritto degli altri, anche dei più lontani, da tutelare non meno del proprio, il fatto che i giovani, sentendosi ad un punto nodale della storia, non si riconoscano nella società in cui sono e la mettano in crisi, sono tutti segni di grandi cambiamenti e del travaglio doloroso nel quale nasce una nuova umanità”. Sono parole di Aldo Moro, pronunciate il 21 novembre 1968 nel discorso tenuto dallo statista al Consiglio Nazionale della Dc. “Sono parole che a distanza di quarant’anni appaiono di sconvolgente attualità,” conclude il sindaco.
Il 16 marzo 1978 Aldo Moro fu rapito dalle Brigate Rosse che trucidavano i 5 uomini della sua scorta. Il 9 maggio, dopo un sequestro durato 55 giorni, Moro fu assassinato e il suo corpo fatto ritrovare nel bagagliaio in via Fani.
Per commemorare i tragici eventi e la figura di Aldo Moro l’Amministrazione Comunale ha organizzato, per il 15 e il 17 maggio, la messa in scena di “Giallo Moro”, una rievocazione e uno spettacolo teatrale, in forma di narrazione, in cui vengono ripercorsi gli eventi drammatici del rapimento, della carcerazione e della morte dello statista.
Lo spettacolo è realizzato dall’Associazione Culturale Ariel, di Magenta, che lo metterà in scena al Cine teatro Agorà. Il 15 maggio la rappresentazione sarà aperta a tutti, mentre la replica del 17 maggio sarà una proiezione mattutina riservata alle scuole.